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Pregate per le persone che sono in fila all'Ikea
Fa freddo:
+ 20°C I greci si mettono golfini (se sono in grado di trovarli).
+ 15°C Gli abitanti delle Hawaii accendono il riscaldamento (se lo hanno in casa).
+ 10°C Gli americani tremano dal freddo. I russi piantano cetrioli.
+ 5°C Si vede il tuo respiro uscire dalla bocca. Le auto italiane non si accendono. I norvegesi vanno a fare una nuotata. I russi vanno in macchina con i finestrini aperti.
0°C In America l'acqua diventa ghiaccio. In Russia l'acqua diventa più pastosa.
- 5°C Le auto francesi non si accendono.
- 10°C Tu progetti di andare a fare una vacanza in Australia.
- 15°C Il gatto insiste per dormire nel tuo letto. I norvegesi si mettono golfini.
- 17.9°C I russi escono a fare l'ultimo picnic all'aperto della stagione.
- 20°C Le auto americane non si accendono. In Alaska la gente che andava a torso nudo si mette una t-shirt.
- 25°C Le auto di produzione tedesca non si accendono. Alle Hawaii muoiono tutti.
- 30°C I politici iniziano a parlare della gente senza casa. Il tuo gatto preferisce dormire dentro il tuo pigiama.
- 35°C Troppo freddo per pensare. Le auto di produzione giapponese non si accendono.
- 40°C Tu programmi di fare un bagno caldo che duri due settimane. Le auto di produzione svedese non si accendono.
- 42°C In Europa si fermano i trasporti. I russi mangiano gelato in veranda.
- 45°C Muoiono tutti i greci.
- 50°C Quando sbatti le palpebre restano attaccate tra loro. In Alaska chiudono la finestrina del bagno.
- 60°C Gli orsi bianchi iniziano a migrare verso il sud.
- 70°C I russi si mettono il colbacco.
- 80°C Gli avvocati mettono le mani nelle proprie tasche.
- 114°C L'alcool etilico diventa ghiaccio, perciò i russi sono di malumore.
- 273°C Zero assoluto di temperatura, si fermano le oscillazioni degli atomi. I russi si mettono i vàlenki (stivali di feltro).
- 295°C Muore il 90% della popolazione terrestre. La nazionale russa di calcio diventa Campione del Mondo!
(Anonimo)
La storia di due ragazzi afghani emigrati negli Stati Uniti che sbarcano il lunario con lavori umili e saltuari. Ma la passione che accomuna i due giovani è, da sempre, rincorrersi felici nei prati con un aquilone in mano. Certo, la loro è una vita difficile, sia da un punto di vista emotivo - costretti a convivere con la costante "saudade" per Kabul - sia dal punto di vista della flora batterica intestinale - dato che che in America, si sa, alla fine non è che si mangi poi cosi bene. Fatto sta che, vuoi per il nervosismo, vuoi per l'alimentazione sballata, i due poveri amici entrano in tunnel di colite dal quale stentano ad uscire. La cosa peggiore, poi, è che anche il loro passatempo preferito comincia a risentirne, e quella che da sempre era stata la loro più grande gioia e consolazione si trasforma gradualmente in un'emozione così difficile da gestire che i due ragazzi si cacano immancabilmente sotto ogni volta che impugnano un aquilone.
La faccenda si fa seria, ed anche il loro gastroenterologo di fiducia - interpellato sulla questione - è impietoso nella diagnosi: "Ragazzi miei, questo è un classico esempio di <<cacatone da aquiloni>>... Mi dispiace, dateve 'na calmata e cominciate a mangiare un pò meglio, sennò non se ne esce". Tuttavia, tutti i tentativi dei due amici di "tamponare" i loro turbamenti intestinali finiscono per fallire miseramente. E il costo dei pannoloni rende la cosa sempre più complessa da gestire.
Soltanto l'agognato rientro in Afghanistan ed una dieta strettissima a base di riso in bianco "alla Pashtun", riusciranno finalmente a regolarizzare come si deve la vita dei due giovani appassionati di aquiloni.
Romanzo che narra le vicende agrodolci di una coppia di sposini in viaggio di nozze in un motel "all-inclusive" a Manderley in Cornovaglia.
Lui, un ex chirugo dedito alle autopsie il cui primo matrimonio era fallito poichè la sera era solito portarsi il lavoro a casa, lei ingenua fanciulla che ignora il torbido passato coniugale dell'attuale consorte.
Le giornate di luna di miele scorrono dolci e serene, sino all'ultimo, rocambolesco giorno. Infatti, conoscendo la passione della sua sposa per la cacciagione, l'ex chirurgo acquista da un pollarolo locale 'na bella faraona di un paio di chili da fare ripiena, così da fare una sorpresa alla sua sposa. Tuttavia lo zelante coniuge non si limita all'acquisto e si incaponisce a spennare e preparare lui stesso la faraona nelle cucine del motel, utilizzando proprio quel bisturi che porta sempre con sé nel taschino della giacca, antico retaggio del suo sanguinolento passato.
Ma ecco che nel bel mezzo delle cruente operazioni, fa irruzione in cucina la nuova assistente dello chef assunta giusto da pochi giorni. "Cioè, ma guarda chi te vado a ribecccare quà in Cornovaglia! E col cappello da cuoca per giunta!", non si trattiene l'ex chirurgo davanti all'inattesa apparizione di quella che un tempo fu la sua signora. Attimi lunghissimi durante i quali gli sguardi languidi dei due ex piccioncini si incrociano. Mille pensieri affollano la mente dell'uomo, l'antica passione sembra riaccendersi per un istante. Poi, le parole pronunciate dalla prima moglie e il ritorno alla cruda realtà: "E certo, l'animaccia tua, che come t'ho lasciato te ce ritrovo, cò 'sto cacchio de bisturi in mano!".
Ho sempre un pò sofferto gli oroscopi. Li ho sempre trovati a volte troppo criptici, altre volte confusi, altre volte ancora ambigui. Come se potessero significare tutto ed il contrario di tutto. Ho sempre pensato "certo, se gli oroscopi fossero più concisi, magari ci si capirebbe qualcosa di più". Insomma, invece di perdere tempo a interpretare tutto 'sto ginepraio di astruse previsioni astologiche, mi sono spesso trovato a desiderare oroscopi più stringati, sintetici, inequivocabili, al limite composti da due o anche soltanto da una parola chiave.
Inoltre, a partire da qualche settimana (quando in spiaggia fui sollecitato involontariamente sull'argomento), ho cominciato a pensare ad un'altra faccenda. E la faccenda in questione è che ogni volta che mi viene letto un oroscopo, non posso evitare di pensare che l’astrologia si basi su di una grossa cantonata di fondo.
Infatti, la costruzione di un qualsiasi oroscopo è fondata sul sistema tolemaico (elaborato da quella viperaccia saccente in preda ad uno stadio confusionale di Claudio Tolomeo), che vede la Terra al centro dell’universo, e tutti i cinque pianeti assieme al Sole e alla Luna che fanno giro-giro-tondo attorno ad essa.
Ma per fortuna "e daje che te ridaje, pure 'e cipolle diventeno aje". E infatti, a questo strampalato sistema tolemaico subentrò, a suon di calci in culo, il sistema copernicano che pone non più la Terra ma il Sole al centro dell’universo e fu elaborato, appunto, da Copernico, le cui teorie furono convalidate nel corso dei secoli dal progredire dell’astronomia e dalla diretta osservazione dell’universo.
Tutto 'sto scherzetto sta a significare che, alla fine della fiera, tutti i possibili movimenti che gli astrologi considerano nelle loro congetture sono solo apparenti, dal momento che si basano sull’ipotesi erronea che la terra sia ferma come una boccia sulla sabbia, e tutto il resto si muova ruotando intorno ad essa.
A 'sto punto, arbitrario per arbitrario, mi son detto: "perchè non sviluppare un vero e proprio nuovo sistema di oroscopo, che si confaccia di più al mio temperamento e alle mie esigenze di sintesi ma che tenga anche conto di quanto appena esposto"?
Nasce così l'oroscopo scettico-dissociato, di cui provvedo a pubblicare l'edizione di questa settimana, sperando di fare cosa gradita per i lettori del mio blog.
La grammatica dei sentimenti non manca di riservare sorprendenti casi particolari.
Dopo il congiuntivo al quale è stata concessa la condizionale, ecco un verbo irregolare che si coniuga con un transitivo!
Non vogliamo sembrare pedanti ma una coppia così coniugabile potrebbe rompersi al primo avverbio.
Non le voglio vedere: m’accora il loro aspetto,
la memoria m’accora del loro antico lume.
E guardo avanti le candele accese.
Non mi voglio voltare, ch’io non scorga, in un brivido,
come s’allunga presto la tenebrosa riga,
come crescono presto le mie candele spente.
(Costantinos Kavafis)
Nome vero | Nome "d'arte" |
Sedicetto Benedesimo Secannipaolo Giovondo Primannipaolo Giovo Saolo Pesto Tredici Giovannesimo Dodio Picesimo Undio Picesimo Quindicetto Benedesimo Deo Picimo | Benedetto Sedicesimo Giovanni Paolo Secondo Giovanni Paolo Primo Paolo Sesto Giovanni Tredicesimo Pio Dodicesimo Pio Undicesimo Benedetto Quindicesimo Pio Decimo |
Se ti perdi nel deserto senza borraccia, se ti salvano, se ti offrono una coca cola ghiacciata e se tu non la bevi perchè sei a dieta, allora forse è una grossa cazzata che potresti ingrassare e probabilmente ti sei già dissetato da qualche altra parte senza farti vedere, altro che calorie in esubero... Anzi, forse è addirittura una cazzata che t'eri perso nel deserto senza borraccia.
Se sei appassionato di Elvis Presley, se Elvis ti citofona dicendoti che è appena resuscitato e vuole salire su da te per un the coi biscotti per conoscerti, se tu non lo fai salire perchè - si, vabbè, ti piacerebbe - ma per l'emozione potresti perdere la giusta concentrazione per la riunione di condominio prevista in serata, beh allora mi sa proprio che è una cazzata fotonica che sei appassionato di Elvis Presley.
Se ti manca solo la figurina 241 per terminare l'album dei calciatori, se mentre sei seduto su una panchina il vento la fa depositare davanti a te modello foglia secca di Forrest Gump e se tu non la raccogli perchè - dici - non hai l'album con te e il 241 ti si potrebbe sgualcire se non l'attacchi subito, beh mi sa che è proprio un'altra grossa cazzata che ti manca solo il 241 e probabilmente nemmeno hai cominciato la collezione e non te ne può fregare di meno di cominciarla.
Se sei amante del pesce, se sei appena tornato dalla Germania dove sei stato sei mesi a mangiare crauti e patate, se ti invitano a cena da Bastianelli a Fiumicino e se ordini una focaccia al prosciutto perchè il tuo oroscopo ti consiglia di mangiare affettati, beh insomma, non sarà una grossa cazzata che ti piace il pesce? E poi... Siamo sicuri che sei stato in Germania sei mesi, eh? Secondo me è una cazzata bella e buona pure quella.